Ogni giorno aiutiamo aziende e studi professionali a rendere più efficienti i processi e ad individuare metodi e strumenti utili per la gestione e il controllo delle attività.
Siamo consapevoli che per crescere è anche necessario adottare comportamenti che aiutino a prevenire il rischio di illeciti e che favoriscano le persone nel rispettare le leggi vigenti.
È per questo che abbiamo scelto di dotarci di un Modello Organizzativo e di un Codice Etico, per individuare e definire chiaramente e pubblicamente le linee guida per gestire tutti i rapporti professionali e al tempo stesso per prevenire eventuali atti illeciti e reati.
FAQ sul Modello Organizzativo 231
Cos'è il Modello organizzativo (sistema di responsabilità)?
Il Modello Organizzativo è il sistema che l'impresa definisce e adotta per assicurare comportamenti responsabili e rispettosi delle norme attinenti alla responsabilità di impresa. Il modello ha una funzione preventiva e di indirizzo.
Cosa prevede il Modello 231?
Consiste in un insieme di elementi che vanno a costituire un sistema di gestione preventiva del rischio. In pratica si tratta di disposizioni organizzative, modulistica, procedure, codici di comportamento, software, commissioni, ecc. concepiti in maniera tale da rendere molto bassa la probabilità di commissione di determinati reati (i reati presupposto).
Il modello organizzativo dipende dalle caratteristiche dell'impresa, dalle attività che svolge, dai suoi processi produttivi, dai contesti in cui opera e dagli interlocutori con cui interagisce. Gli elementi principali sono: individuazione delle aree di rischio, principi e procedure di controllo, adozione di un documento che disciplini i comportamenti (adozione di un codice etico), istituzione di un organismo di vigilanza e adozione di un sistema disciplinare e sanzionatorio. Il modello deve essere attuato, ossia scrupolosamente osservato nell'attività quotidiana, e soggetto alla verifica continua da parte dell'Organismo di Vigilanza.
È obbligatorio dotarsi di un Modello 231?
No. Dal punto di vista giuridico il Modello 231 non è obbligatorio e le imprese che non lo adottano non si espongono a sanzioni. Tuttavia, rimane la responsabilità dell'impresa (con le relative sanzioni o interdizioni) in caso di illeciti realizzati da amministratori e dipendenti nell'interesse e a vantaggio dell'impresa. Il rapido e continuo aumento dei reati presupposto ha reso inoltre elevato il rischio per molte aziende che prima si ritenevano poco esposte al problema.
Cos'è l'Organo di Vigilanza?
L'Organo di Vigilanza è una componente caratteristica e centrale del Modello organizzativo 231 e, in genere, dei programmi di conformità ai requisiti. L'Organismo di Vigilanza può essere monocratico o collegiale, con componenti interni e/o esterni. L'autonomia, l'indipendenza, la professionalità e la continuità d'azione sono i principali attributi che devono caratterizzare un Organismo di Vigilanza. È infatti suo compito:
proporre gli adattamenti e aggiornamenti del Modello (ad esempio, a seguito di mutamenti nell'organizzazione o nell'attività della società, di modifiche al quadro normativo di riferimento, di anomalie o violazioni accertate delle prescrizioni del Modello stesso);
vigilare e controllare l'osservanza e l'efficace attuazione del Modello da parte dei destinatari (ad esempio, verificando l'effettiva adozione e la corretta applicazione delle procedure, etc.);
gestire o monitorare le iniziative di formazione e informazione per la diffusione della conoscenza e della comprensione del Modello da parte dei relativi destinatari;
gestire e dare seguito alle informazioni ricevute sul funzionamento del Modello.
Quali sono le tipologie di reato previste dal Decreto?
La lista dei reati compresi nel Decreto copre potenzialmente tutte le aree di attività dell'impresa:
reati contro la salute e sicurezza sul lavoro;
reati contro la Pubblica Amministrazione;
reati societari;
delitti con finalità di terrorismo o eversione dell'ordine democratico;
delitti contro la personalità individuale;
manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate;
reati transnazionali (riciclaggio, traffico di migranti);
reati di criminalità informatica;
illeciti ambientali.
Quali sanzioni possono essere applicate all'ente?
Possono essere applicate:
sanzioni interdittive (interdizione anche fino ad un anno per certi reati dall'esercizio dell'attività; sospensione o revoca di autorizzazioni/ licenze/ concessioni; mancata ammissione a gare di fornitura della P.A.; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e revoca di quelli concessi; il divieto di pubblicizzare i propri beni o servizi, etc.);
sanzioni pecuniarie (da minimo di 25.800 € ad un massimo di 1.549.000 €, sulla base del reato e della gravità della responsabilità dell'azienda);
confisca del profitto del reato;
pubblicazione della sentenza.
Quali sono i vantaggi dell'adozione del modello organizzativo?
Sono numerosi i vantaggi sia diretti che indiretti che derivano dall’adozione del Modello Organizzativo.
Una corretta implementazione del modello 231 permette di:
evitare il rischio di sanzioni (pecuniarie o interdittive) con potenziali gravissimi danni patrimoniali e d'immagine all'azienda;
adottare molte norme di buona gestione che portano all'analisi e alla risoluzione di numerose problematiche tipiche delle organizzazioni;
diffondere la cultura della responsabilità e della prevenzione all'interno dell'ente e relativo riflesso che ciò ha anche sull'immagine aziendale e sulla sua percezione da parte dei diversi portatori di interesse e terzi;
ridurre o annullare le sanzioni nel caso in cui venga commesso un reato presupposto;
rispettare le normative correlate, quali ad esempio quelle sulla salute la sicurezza nei luoghi di lavoro, sull'ambiente, sulla finanza ecc;
dare affidabilità nelle relazioni con i partner commerciali
avere una gestione aziendale trasparente e corretta
attribuire chiarezza organizzativa e bilanciamento tra poteri e responsabilità
Il nostro Modello Organizzativo:
Individua i processi sensibili
Definisce i processi gestionali connessi alle attività sensibili
Individua le modalità idonee per la gestione delle risorse finanziarie con lo scopo di prevenire la commissione di reati
Introduce un sistema disciplinare in caso di violazioni
Il nostro Codice Etico è frutto di un’analisi attenta e dettagliata di tutte le attività lavorative delle persone sia all’interno dei nostri ambienti sia nella gestione di tutti i rapporti e delle relazioni esterne che ciascuno di noi è chiamato a gestire.